Pisa diventa leghista e sparisce lo striscione per Giulio Regeni

Qualche giorno fa, passeggiando per il bellissimo lungarno di Pisa, ho avuto una folgorazione.
Alla vista dello striscione con la scritta VERITA’ PER GIULIO REGENI che pendeva dal balcone del Palazzo del Comune, ho pensato: “Lo so, lo vedrò lì ancora per poco”.
Già, perché da pochi giorni Pisa è diventata leghista, il suo sindaco e la sua maggioranza al consiglio comunale sono “salviniani doc”, di quelli con lo slogan elettorale FACCIAMO PULIZIA.
Ma pulizia di cosa? Di immondizia? Di persone? Di italiani? Di immigrati? Di rom? Di poveri? Di striscioni che ricordano la morte di un giovane per il quale l’Italia pretende giustizia? Non è dato saperlo. Ma immaginarlo è molto semplice.
Basti ricordare, infatti, quel che appena poche settimane fa ha dichiarato al riguardo il ministro dell’Interno, ossia che il “caso” Regeni non ha priorità rispetto ai rapporti politici ed economici con l’Egitto. Contraddicendo, oltretutto, se stesso, nelle dichiarazioni di appena due anni prima, quando auspicava un governo che facesse luce sul caso, dato che l’Egitto ci stava prendendo, letteralmente, in giro.
L’unica spiegazione offerta, al momento, è che è stato spostato per far posto alle bandiere del Gioco del Ponte, una delle tradizionali manifestazioni del bellissimo Giugno Pisano.
Ma, a voler dare per buona tale spiegazione, faccio due considerazioni:
1) nessuno ha ancora detto se e quando verrà riposizionato di nuovo lì;
2) lasciarlo al suo posto in occasione di una manifestazione che attira a Pisa migliaia di persone (turisti e limitrofi), sarebbe stata una scelta molto saggia, perché avrebbe dato allo striscione grande visibilità, avrebbe dato l’opportunità alla cittadinanza di Pisa di mostrare a tutti la propria solidarietà umana e civile nei confronti della comune battaglia contro la tortura e l’omicidio.
Ma civiltà e solidarietà sono termini molto lontani e quasi sconosciuti a questa parte politica. C’era da aspettarselo.
Ecco infatti che quella mia folgorazione non è stata di certo un colpo di genio, ma una semplice deduzione logica, una facilissima previsione.
Quello striscione c’era. Ora non c’è più. Spero non per sempre.
Mi auguro che ritorni presto al suo posto, perché rendeva Pisa più bella. Profumava la città e la sua gente di rispetto e umanità.
Francesco Giamblanco
AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: dopo la generale indignazione da parte di politici dell’opposizione, associazioni, giornalisti e cittadini comuni, lo striscione, nella notte, è tornato al suo posto. Lo terremo d’occhio.
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