2018, ecco com’è andata
Mi trovo sul ciglio del ponte Morandi, finalmente posso godermi l’Eclissi lunare più lunga del secolo, dicono che la luna si tingerà di rosso. Accanto ad essa si può ammirare anche Marte, che stasera sembra più grande del solito. Da un sacchettino bio da 2 centesimi, che fortunatamente posso permettermi grazie al reddito di cittadinanza, tiro fuori un bel libro di Hawking, non c’è modo migliore per omaggiarlo. Ripenso a Stephen e ripenso a chi, come lui, molto probabilmente si starà godendo l’eclissi dalla prima fila. Ad esempio Dolores O’Riordan, Sergio Marchionne, Fabrizio Frizzi, Ermanno Olmi, Marina Ripa di Meana… ma anche Soumalia Sacko, Antonio Megalizzi, Pamela Mastropietro, Desirée Mariottini, e tutte le vittime del crollo di questo ponte nefasto. Come si sa, lassù non fanno distinzioni, nemmeno tra i nuovi arrivati.
Sembra una notte tranquilla, nessun rumore fastidioso, nessun tormentone estivo nei paraggi. Solo un suono piacevole: l’eco degli applausi (provenienti da tutta Italia) rivolti a Ilaria Cucchi, per la sua tenacia e il suo coraggio.
Mi guardo indietro con la speranza di aver seminato Baby K, Giusy Ferreri, Fabio Rovazzi, Alvaro Soler e i Ferragnez con tutta la loro troupe di fotografi, instagrammer, fruttivendoli, manager, stylest e fashionqualcosa. Pericolo scampato.
L’unica distrazione viene da un vocale di 10 minuti che è arrivato nel gruppo politico del mio Whatsapp; c’è un po’ di tutto: democratici, grillini, leghisti, fascisti, sovranisti, talvolta questi ultimi 4 sono la stessa persona. Manca solo la Sinistra. Anzi c’è. E chi se ne era accorto!
Nel gruppo si parla di qualsiasi cosa: immigrazione, lavoro, tasse, infrastrutture, territorio…il problema è che tutti scrivono e nessuno legge. Poi valli a decifrare i messaggi dei leghisti (che nemmeno i visigoti); per non parlare di quelli dei grillini, che non vanno oltre il soggetto e il complemento oggetto. “Sinistri” e democratici, invece, non sono d’accordo su niente, nemmeno su chi possa rappresentarli. Comunque, al momento, il livello della conversazione è il seguente: è più buono il panettone o il pandoro?
Decido di spegnere il telefono, per una volta vorrei disconnettermi da tutto e vivere in pace questa magica notte. In pochi minuti, dal dirupo sotto i miei piedi si spande una strano eco, sembra la voce della De Filippi: “Lo sai che in Italia è difficile disconnettersi e rilassarsi”. E ha ragione; da lontano infatti si intravede una bolgia inferocita: alcuni corrono spaventati e affaticati, inseguiti alle loro spalle da uomini e donne armati di forconi, torce e clavi. Più si avvicinano, più riconosco i loro volti. Nelle prime file vi sono la “zecca” Mimmo Lucano, la “buonista” Silvia Romano, “l’immigrata” Josefa, i giornalisti “puttane”, e chi come loro riesce ancora oggi (nonostante tutto) a vivere seguendo i propri valori e i propri ideali.
A seguire, il “popolo” furioso: secondo la questura sarebbero non più di 15 milioni, secondo Salvini sarebbero invece 90 milioni, secondo me 49 milioni.
Ma la mia preoccupazione, al momento, è un’altra: se arrivassero fin qui, rischierebbero di cadere nel baratro, dove il ponte si interrompe a metà. Sarebbe una catastrofe!
Quando tutto sembra perduto e la folla è ormai a poche decine di metri, mi raggiunge il presidente Mattarella (non capisco da dove sia sbucato). Con sguardo fermo e rassicurante si pone davanti a me e, rivolto verso i suoi connazionali, allarga le braccia e, con voce pacata e profonda, afferma: “Fermi tutti, siamo in grave pericolo, ancora un altro passo e cadiamo nel dirupo, tutti”.
La folla, a quel punto, si blocca e, un po’ imbarazzata, ripone i forconi sul manto stradale. Ed è proprio in quell’istante che il Sole, la Terra e la Luna si allineano perfettamente, creando uno spettacolo indimenticabile.
All’improvviso il suono della sveglia, da poche ore siamo entrati nel 2019. Che sogno bizzarro ho fatto? – mi chiedo confusa, disorientata – Troppo surreale, anche perché (ad essere onesti) chi manderebbe mai un vocale di 10 minuti? Rido da sola scuotendo la testa, e pian piano apro gli occhi, prendo il telefono in mano e trovo un messaggio su Whatsapp: è un messaggio vocale di 12 minuti e 50 secondi. Cominciamo bene. Benvenuto duemiladiciannove.
di Virginia Avveduto
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