I paradossi della nostra epoca
Viviamo l’epoca dei paradossi, una normalità piena di bizzarrie. Talvolta bisognerebbe soffermarsi su ciò che sembra banale per smontare i malsani meccanismi del nostro Tempo. Proponiamo una breve riflessione che possa andare oltre la solita retorica.
Abbiamo cucine sempre più professionali ma consumiamo pasti sempre più veloci.
Utilizziamo sempre più mezzi di comunicazione ma fatichiamo a comunicare davvero.
Viviamo in case sempre più grandi pur essendo una piccola famiglia, e in case sempre più piccole malgrado la famiglia sia numerosa.
Pensiamo continuamente al futuro e lasciamo sfuggire il presente.
Vediamo sempre più film e serie TV tratti dai libri, ma leggiamo sempre meno romanzi.
Dormiamo su comodi letti, in luoghi confortevoli e caldi, ma dormiamo con difficoltà e ci svegliamo più stanchi del giorno prima.
Parliamo spesso di politici e sempre meno di politica.
Abbiamo opinioni su tutto ma ci informiamo sempre peggio.
Abitiamo, come formiche, nei centri urbani, e lasciamo deserte intere distese di campi.
Conosciamo più un personaggio dello spettacolo che noi stessi.
Edifichiamo giardini verticali ma, per costruirli, sradichiamo piante e alberi.
Lavoriamo per permetterci le attività e le passioni del nostro tempo libero, ma abbiamo poco tempo proprio perché lavoriamo.
Ci ammaliamo per quel che mangiamo, mentre il resto del mondo si ammala per quel che non mangia.
Viviamo l’epoca dei paradossi, e più ce ne rendiamo conto, più ce ne infischiamo.
E poi ci sono io che più provo a non essere retorica e più lo sono.
di Virginia Avveduto
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